Come viaggiano i semi?

Scopri in quanti modi diversi i semi si allontanano dalla pianta d'origine.

ACQUA. Alcune piante vivono in zone ricche d’acqua e la sfruttano come mezzo di trasporto per i propri semi. Grazie a un involucro molto leggero, i loro semi riescono a galleggiare e a spostarsi, anche su lunghe distanze.

COCCO. La palma da cocco è diffusa nelle isole del Pacifico. Per poter sfruttare l’acqua come mezzo di trasporto il suo seme, particolarmente pesante, è contenuto in un involucro molto leggero, in grado di galleggiare e di farsi trasportare dalla corrente, a volte per chilometri, resistendo anche alla salsedine marina.

NINFEE. Le ninfee utilizzano l’acqua sia come habitat sia per diffondere i propri semi. Racchiusi in un involucro protettivo capace di galleggiare, i semi delle ninfee si spostano sfruttando l’acqua come mezzo di trasporto.

CASTAGNA D'ACQUA. Fra le piante galleggianti le castagne d’acqua si caratterizzano per i loro semi, sufficientemente leggeri da sfruttare l’acqua per spostarsi e attecchire a distanza dalla pianta da cui hanno avuto origine.

 

ARIA. L’aria è un altro dei possibili mezzi di trasporto per i semi. Alcune piante infatti li diffondono, leggerissimi, facendoli trasportare dall’aria e altre ancora sono così leggere da riuscire a farsi spostare esse stesse dal vento.

ACERO. I frutti dell’acero hanno una caratteristica forma ad ala. Una volta giunti a maturazione, si staccano dal ramo e fluttuando nell’aria si allontanano dalla pianta madre.

DENTE DI LEONE. Sul frutto del dente di leone si sviluppa un pappo: una struttura particolare e leggerissima, che riesce a farsi trasportare da un soffio di vento, spargendo i semi e trasportandoli lontano.

OLMO. L’olmo sfrutta l’aria come mezzo di trasporto per diffondere i propri semi. Grazie alla caratteristica struttura ad ala che lo avvolge, infatti, il seme dell’olmo si lascia trasportare dal vento, anche per lunghe distanze.

 

ANIMALI. Anche gli animali sono uno straordinario mezzo di trasporto. Le piante attraggono uccelli e mammiferi con semi particolarmente saporiti, in modo che li mangino, oppure sfruttano il loro pelo per arpionarsi e viaggiare con loro, anche per lunghe distanze.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO. Il frutto dell’artiglio del diavolo ha una speciale forma che gli permette di arpionarsi al pelo degli animali, così da poter sfruttare il loro movimento per spostarsi e diffondersi anche in luoghi lontani dal punto di partenza.

CELIDONIA. Il seme della celidonia possiede un’appendice molto zuccherina, ideale per attrarre le formiche, che così fungono da speciale mezzo di trasporto.

FRUTTI DI BOSCO. I frutti di bosco, per il loro sapore gradevole, attraggono gli animali. È così che, mangiandoli, uccelli e mammiferi diventano veicolo dei semi. Finita la digestione, saranno proprio loro a disperderli in natura, dopo averli involontariamente trasportati, a volte anche per chilometri.

 

CONTATTO. Alcune piante hanno dei frutti così sensibili da “esplodere” al contatto con un corpo estraneo. In questo modo ingegnoso riescono ad allontanare i semi dalla pianta di origine, mandandoli ad impiantarsi altrove. 

COCOMERO ASININO. Il cocomero asinino ha una caratteristica particolare: il suo frutto sfrutta il contatto per disperdere i semi. Basta che venga toccato per esplodere, allontanando con forza i semi dalla pianta d’origine.

GERANIO. Anche il geranio fa parte delle piante che disperdono i propri semi sfruttando il contatto con un corpo estraneo, che li fa saltare lontano dalla pianta, in nuove aree del terreno, tutte da conquistare.

BALSAMINA GIALLA. Questa pianta deve il suo nome scientifico, impatiens noli tangere, alla caratteristica dei suoi frutti, che “esplodono” al contatto. Per questo nel suo stesso nome è contenuto il consiglio di non toccarli.