Piante senza frontiere

Scopri di più sulle piante che si legano all'orto botanico più antico al mondo.

Caffè

Lo sai che il caffè venne importato per la prima volta in Europa nella città di Venezia? A portarlo con sé, di ritorno da uno dei suoi viaggi, fu Prospero Alpini. Direttore dell’Orto botanico di Padova dal 1603 al 1616, Alpini trascorse alcuni anni della sua vita in Egitto, dove la pianta del caffè era utilizzata per produrre un decotto dalle proprietà medicinali.

Data: 1591-1592. Origine: Etiopia.

Girasole

Il girasole è stato introdotto per la prima volta in Italia dall’Orto botanico di Padova. Una delle sue caratteristiche più note è quella di muoversi seguendo la luce del sole. Questo movimento, detto “eliotropismo”, è possibile grazie alla presenza di un gruppo speciale di cellule, poste alla base del fiore. Quello che non tutti sanno è che i girasoli già fioriti mantengono fissa la direzione verso est: solo quando sono in boccio possono muoversi e seguire la luce del sole.

Data: 1568. Origine: America settentrionale.

Agave

L’Agave americana venne introdotta per la prima volta in Italia grazie all’Orto botanico di Padova. La particolarità di questa pianta è che fiorisce una sola volta nel corso della vita. La fioritura avviene a un’età compresa tra i 20 e 30 anni, dopo la quale l’intera pianta muore.

Data: 1561. Origine: Messico.

Cedro dell'Himalaya

Il primo cedro dell’Himalaya introdotto in Italia si trova presso l’Orto botanico di Padova. Originario delle catene dell’Himalaya, il suo legno veniva utilizzato per costruire templi e oggetti sacri. Da questo uso origina il suo nome scientifico “deodara” che in sanscrito significa albero degli dei.

Data: 1828. Origine: Himalaya.

Patata

Lo sai che la patata è stata importata per la prima volta in Italia dall’Orto botanico di Padova? Il suo arrivo ha rappresentato un cambiamento rivoluzionario, ma ci sono voluti ben due secoli prima che la patata diventasse uno degli alimenti più consumati a tavola. Per tanto tempo era stata considerata un alimento maledetto, mai citato nella Bibbia e quindi non destinato all’uomo.

Data: 1590. Origine: Cile-Perù.

Bambù

Pianta originaria della Cina, il bambù è stato importato in Italia dall’Orto botanico di Padova nel 1867. Raggiunge anche grandi dimensioni, fino a 40 metri d’altezza, e la sua fioritura è sempre seguita dalla morte della pianta.

Data: 1858. Origine: Cina.

Magnolia grandiflora

Pianta a crescita lenta e particolarmente longeva. I grandi fiori bianchi hanno i petali commestibili, possono essere fritti o impanati. Nell’Orto botanico di padova è presente uno dei primi esemplari introdotti in Europa.

Data: 1786. Origine: Stati Uniti.

Vite americana

La prima introduzione della vite americana avvenne grazie all’Orto botanico di Padova. Inizialmente utilizzata come pianta ornamentale nei giardini, si è diffusa spontaneamente a tal punto da diventare una specie invasiva.

Data: 1642. Origine: America settentrionale.

Ailanto

Sai che l’ailanto venne introdotto dalla Cina per allevare un nuovo baco da seta? Trattandosi di una specie molto aggressiva, la sua diffusione fu così rapida da rappresentare oggi una delle specie invasive più pericolose.

Data: 1769. Origine: Cina.

Sorgo coltivato

L’Orto botanico di Padova fu il primo a introdurre il sorgo da zucchero in Italia nel 1718. All’epoca sembrava che il sorgo potesse rappresentare una nuova fonte per la produzione di zucchero ma il tentativo non ebbe i risultati sperati.

Data: 1718. Origine: Africa.

Lillà

Lo sapevi che i fusti del lillà venivano utilizzati per la fabbricazione di flauti? Si tratta di un arbusto dai profumatissimi fiori e dalle note proprietà curative, introdotto per la prima volta in Italia dall’Orto botanico di Padova.

Data: 1565. Origine: Europa Sud-orientale.

Liquidambar

Lo sapevi che il nome “liquidambar” deriva dal fatto che quando la corteccia dell’albero viene incisa, fuoriesce una resina fluida e profumata che ricorda l’ambra? Anche il liquidambar è una delle piante introdotte dall’Orto botanico di Padova a inizio Ottocento. Data: 1800. Origine: Nord America.

Vaniglia

Nel 1841 De Visiani, prefetto dell’epoca dell’Orto botanico di Padova, fu il primo nel territorio austroungarico ad impollinare con successo  i fiori della vaniglia e ad ottenere i primi frutti, processo svolto in natura da un solo insetto, presente solo nelle zone d’origine della pianta. Per questo De Visiani ricevette la medaglia d’oro dalla società d’orticoltura di Vienna.

Data: 1841. Origine: Messico.