La APP dell'Orto si arricchisce

Il nuovo percorso alla scoperta dei parchi del Veneto

È ora disponibile un nuovo aggiornamento per la app Orto Botanico di Padova, l'applicazione per smartphone che guida alla scoperta dell'Orto padovano. Nell’ambito di una collaborazione tra Università di Padova e Regione del Veneto, nasce infatti un nuovo percorso di visita all’interno dell’Orto antico, aggiungendo un tassello alla promozione della cultura e del rispetto della biodiversità.

Grazie al nuovo percorso "In natura nei parchi del Veneto", che illustra 30 specie vegetali segnalate nella Lista Rossa della flora a rischio d’estinzione nel Veneto, i visitatori possono accedere a nuovi contenuti di approfondimento nell’area dell’Hortus Cinctus e della Roccera alpina.  
Le piante dei parchi descritte nell’app sono osservabili direttamente in Orto oppure in natura nei 6 parchi naturalistici della regione, soprattutto in presenza di piante rare e minacciate in natura (come alcune specie alpine) che per ragioni climatiche e ambientali non potrebbero sopravvivere in città; in questi casi si è scelto di associare i relativi approfondimenti botanici a piante appartenenti allo stesso genere e presenti a Padova, rimandando invece alla visita dei Parchi la scoperta degli esemplari della singola specie a rischio. Il progetto coinvolge dunque, oltre all’Orto botanico di Padova, il Parco regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, il Parco regionale della Lessinia, quello del Fiume Sile, il Parco dei Colli Euganei, il Parco del Delta del Po e quello Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

L’app per smartphone permette quindi l’accesso alle informazioni sulle specie selezionate direttamente sul telefono, inviando una notifica al visitatore quando questo si trovi in prossimità delle tappe del percorso. Le notifiche sono lanciate grazie all’utilizzo della tecnologia iBeacon, già sperimentata all’interno delle serre del Giardino della biodiversità. Finora disponibile solo in pochissimi sistemi museali italiani, questa innovativa tecnologia rende possibile un approccio diverso alla divulgazione dei contenuti botanici, affiancando alla visita reale quella virtuale.