Restauro sostenibile all'Orto botanico

Statue di Salomone, Teofrasto e busti delle Quattro stagioni

Mercoledì 11 ottobre l'Orto botanico ha dato inizio al restauro conservativo del complesso delle statue, in collaborazione con l’Istituto Veneto per i Beni Culturali di Venezia.

Il progetto, finanziato su fondi PNRR, è finalizzato a intervenire sui principali fenomeni di degrado che le caratterizzano riducendo, quanto più possibile, i fattori che ne determinano il deterioramento, migliorandone la conservazione e al contempo recuperando l’estetica visibilmente compromessa. L’intervento è costituito da molteplici fasi operative e la metodologia utilizzata predilige un approccio attento all’ambiente e alla salute del personale: i prodotti impiegati per il restauro sono formulati ecosostenibili a base di oli essenziali e supportanti di origine vegetale, classificati come non tossici per gli esseri umani ed ecocompatibili.

Le statue oggetto del restauro, collocate in due diverse aree dell'Orto, occupano l'area esterna al muro circolare dell'Hortus cinctus e sono state realizzate nei primi anni del Settecento come opere di rinnovamento.

Nei pressi di Porta Est è situata la statua di Salomone, in pietra tenera. Realizzata da Giovanni Bonazza, come conferma la scritta “I. BONAZZA F." ancora visibile sul basamento, rappresenta la saggezza e la sapienza e reca in mano un libro aperto con un’iscrizione tratta dalla Bibbia, riferita alle sue conoscenze botaniche: "A/ CEDRO/ QUAE EST/ IN LIBANO/USQUE A.D [...]C REG. III". Attorno alla statua di Salomone sono stati collocati nel 1820 i busti delle Quattro stagioni, sculture in marmo che segnano una novità per il tempo, un’occasione per inserire qualche nota di fantasia nell’ordine di un giardino.

Presso Porta sud, in una posizione di particolare rilievo all'interno dell'Orto, è collocata la statua in pietra tenera realizzata da Giovanni Bonazza che raffigura Teofrasto, uno dei più grandi botanici dell'antichità e autore di due trattati sulle piante: Historia plantarum e De Plantarum causis).

Al termine degli interventi saranno messe in atto azioni di monitoraggio delle opere per valutare lo stato conservativo e rallentare il manifestarsi di fenomeni degenerativi.

 

Progetto finanziato su fondi PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3 "Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” - Interventi per la tutela del patrimonio vegetale e della biodiversità, restauro delle strutture architettoniche e scultoree, efficientamento energetico ed ambientale degli impianti, potenziamento della fruibilità e della comunicazione dei temi ambientali, CUP C98E22000020006, Azione B.b.1)