Risvegli 2018. Le conferenze al Teatro botanico
ATTIVITÀ GRATUITE / prenotazione consigliata disponibile qui
La partecipazione alle conferenze, gratuita, non consentirà l'accesso all'Orto botanico.
LE PIANTE SON BRUTTE BESTIE (sabato 28 aprile, ore 11.30)
I botanici Renato Bruni e Lorella Navazio raccontano cosa succede dentro aiuole, prati e vasi attraverso la lente della biologia e della farmacologia.
PIANTE CHE HANNO RIVOLUZIONATO IL MONDO (sabato 28 aprile, ore 17)
Le produzioni del grano e della gomma non solo non hanno cambiato la nostra alimentazione e i nostri stili di vita, ma hanno inventato i mercati mondiali. Lo storico Carlo Fumian e l’agronomo Giuliano Mosca alle prese con un racconto che vede anche il guano nei panni di insolito coprotagonista.
POPOLI E PIANTE: MOLTI VIAGGI, UN UNICO PERCORSO (domenica 29 aprile, ore 11.30)
La ricercatrice Sveva Avveduto e il giornalista e scrittore Valerio Calzolaio, moderati da Pietro Greco, compiono un viaggio nel tempo e nello spazio, alle origini delle migrazioni di uomini, di popoli e piante.
TRASH. TUTTO QUELLO CHE DOVRESTE SAPERE SUI RIFIUTI (domenica 29 aprile, ore 17)
Un viaggio alla scoperta dei rifiuti dentro e fuori di noi, con il fisico Piero Martin e la giornalista scientifica Alessandra Viola. Storie di civiltà e inciviltà, curiosità e dati su un’idea, quella del rifiuto, che nei secoli ha assunto tante forme diverse. Dal cibo che buttiamo alle isole fatte di scarti nella laguna di Venezia.
VELENI E ANTIDOTI: IL POTERE DELLE PIANTE (lunedì 30 aprile, ore 11.30)
I botanici Mariacristina Villani e Marco Caccianiga raccontano i due volti delle piante attraverso aneddoti e l’analisi di autentici casi giudiziari in cui le piante assumono i panni dell’assassino o il ruolo di prezioso antidoto salvavita.
GIARDINI DEL FANTASTICO (lunedì 30 aprile, ore 17)
Il biologo (prestato ai fumetti) Pier Luigi Gaspa e il filosofo Giulio Giorello si addentrano in un fantastico giardino botanico. Un racconto oltre il tempo: dalle piante alchemiche medievali di Harry Potter, al Barbalbero de "Il Signore degli anelli", passando per la selva oscura di Dante.