Nel gran teatro della natura

Presentazione del libro e visita al Museo botanico, sulle tracce di una scienziata e artista che ha sfidato le convenzioni dell'Europa seicentesca martedì 21 marzo ore 18

Nessun altro intraprenderà un viaggio così gravoso e così costoso per amore di conoscere simili creature, e inoltre in quel paese la calura è talmente grande da non poter compiere alcun lavoro se non con la più grande difficoltà. Io stessa tutto questo l’ho quasi dovuto pagare con la mia vita.
Maria Sibylla Merian, lettera a Johann Georg Volkamer, 8 ottobre 1702

 

L'Orto botanico celebra il ritorno della primavera proponendo il primo appuntamento dell'edizione 2023 di Racconti della Natura, dedicato al libro Nel gran teatro della natura. Maria Sibylla Merian, donna d'arte e di scienza (1647-1717), Edizioni Pendragon: martedì 21 marzo alle ore 18, insieme all'autrice Brunella Torresin e ad Elena Canadelli, storica della scienza e responsabile scientifica del nuovo Museo botanico, ripercorreremo la vicenda umana e professionale di Maria Sibylla Merian, una scienziata, artista e imprenditrice che ha rivoluzionato il modo di approcciarsi alla natura regalandoci opere d’arte ineguagliabili.

Donna, divorziata con due figlie, cinquantaduenne: anche negli ambienti più colti della società europea di fine Seicento, il talento poco valeva a riscattare una condizione femminile inesorabilmente minoritaria. Consapevole del proprio valore di pittrice, illustratrice e naturalista, Maria Sibylla Merian ha saputo tramutare a suo vantaggio pregiudizi e costrizioni secolari, in un modo che ancora oggi appare sbalorditivo, grazie a un impegno instancabile, fatto di rigore, pazienza, visione, studio. Si imbarca, alla fine del mese di giugno 1699, su un veliero della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali, che da Amsterdam la porterà nella colonia del Suriname, per una spedizione che è al tempo stesso artistica, scientifica e commerciale: per sostenerne i costi ha venduto tutto ciò che possedeva. Nelle terre incognite del Nuovo Mondo raccoglie insetti e altri animali che osserva e disegna, documentando minuziosamente quello che più le sta a cuore, e cioè il processo di trasformazione. Serpenti, iguane, rospi, bruchi e farfalle, con le piante di cui si nutrono, daranno vita a meravigliose tavole di incisioni acquerellate: un corpus prezioso per l’avanzamento delle scienze naturali, che ha saputo catturare l'interesse di collezionisti, studiosi e intellettuali di tutta Europa, da Linneo a Goethe. Dotata, temeraria e determinata, Maria Sibylla Merian ci offre l’esempio di un destino eccezionale, compiuto forzando le convenzioni sociali, reinventando i codici della sua professione, realizzando una felice sintesi di arte e scienza.

L'evento è gratuito e si svolge negli spazi del Museo botanico. Per partecipare è richiesta la prenotazione online.

Nel gran teatro della natura. Maria Sibylla Merian, donna d'arte e di scienza (1647-1717) è in vendita presso il bookshop a partire dal 21 marzo. Al termine dell'evento è previsto un breve firmacopie.

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Brunella Torresin, giornalista culturale, dopo essere stata a lungo redattrice de «La Repubblica», collabora oggi alle pagine e agli inserti culturali dell’edizione nazionale del quotidiano. È autrice di traduzioni e di scritti di storia del teatro.